Autobianchi A112 Abarth : La Storia

Autobianchi A112 Abarth : La Storia

Nel 1969, l'Autobianchi A112 fece il suo ingresso come la prima vettura compatta italiana ad offrire un connubio di tecnologia all'avanguardia, finiture impeccabili e un design giovanile ed elegante, abbinato alla praticità delle tre porte. Questo veicolo, oggi definito "premium", rappresentava la risposta italiana alla famosa Mini inglese, distinguendosi per affidabilità, modernità e praticità, soprattutto grazie al portellone posteriore.

All'epoca del suo lancio, tuttavia, mancava una versione sportiva, una lacuna che Carlo Abarth, il famoso preparatore automobilistico italiano, notò subito. Già nel 1970, Abarth si dedicò alla piccola A112, presentando al Salone dell'Auto Sportiva di Torino una versione elaborata e adattata per le strade, ma con un'anima da competizione.

L'interpretazione di Abarth includeva passaruota allargati in resina rossa, cerchi in magnesio dal canale largo e una strip adesiva con il logo "Abarth". Il motore, un classico Fiat montato sulla Abarth 1000 TC, fu potenziato fino a raggiungere una potenza di 108 cavalli, trasformando la A112 in una vera "bomba" su quattro ruote.

Il successo dell'interpretazione di Abarth spinse la Fiat ad accelerare il processo di sviluppo di una versione sportiva della A112. Tuttavia, l'approccio estremo di Abarth venne temperato dall'azienda madre, che privilegiava l'affidabilità e la facilità di guida. Così nacque la prima A112 Abarth ufficiale, presentata al Salone di Torino nel 1971.

Questa versione sportiva, ottenuta grazie alla collaborazione tra Abarth e Fiat, rappresentava un equilibrio perfetto tra utilità quotidiana e prestazioni sportive. Grazie alle sue caratteristiche uniche, la A112 Abarth si affermò rapidamente come una delle auto più desiderate, diventando un'icona nel mondo delle competizioni automobilistiche.

Le serie successive della A112 Abarth portarono continui miglioramenti e varianti, mantenendo viva la fiamma dell'entusiasmo per questa piccola ma grintosa vettura italiana. La sua produzione continuò fino al 1984, quando venne sostituita dalla Y10 Turbo, segnando la fine di un'epoca.

Ogni serie della A112 Abarth, dalle prime versioni elaborate da Carlo Abarth fino agli ultimi modelli della settima serie, rappresentava un capolavoro di ingegneria e design, confermando il suo status di icona nell'industria automobilistica italiana.

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